Conosci te stesso: l’importanza dell’autoanalisi finanziaria
Un investimento non è solo un naturale andamento dei mercati e delle variabili finanziarie (ad esempio l’inflazione, i tassi d’interesse…) ma è anche un insieme di altri elementi che hanno molto più a che fare con le nostre caratteristiche soggettive.
I soldi sono un mezzo e non un fine, se in teoria siamo tutti d’accordo su questo, nella pratica riuscire a identificare i propri obiettivo d’investimento non sembra essere sempre così semplice. Spesso ci si concentra per esempio su un possibile rendimento del mix di strumenti finanziari che ci vengono proposti.
Bisogna invece partire da:
- l’obiettivo di investimento e di conseguenza
- pensare alla somma necessaria e il tempo a disposizione per maturarla
- quantificazione della ricchezza di partenza e del risparmio prevedibile
- la stima della tolleranza al rischio
Questi elementi costituiscono le informazioni di base che permettono al risparmiatore di intraprendere un investimento.
La logica del life cicle
Il buon senso ci insegna che i giovani, avendo più tempo a disposizione dovrebbero investire più in azionario, mentre le persone più mature dovrebbero diminuire progressivamente la quota del proprio portafoglio investita in quella categoria d’investimenti. Inoltre a sostegno di questa tesi intervengono anche delle considerazioni psicologiche facilmente intuibili, ossia che da giovani si è meglio disposti al rischio che da anziani.
Ma queste evidenze non sono valide sempre: se in generale ha senso diminuire progressivamente la quota di azioni in portafoglio man mano che l’età avanza, vi sono delle tappe della vita, altrettanto evidenti, che possono portare a restringere anche drasticamente l’arco temporale. Si pensi a un trentenne che sta decidendo come investire i propri risparmi. Ha davanti a sé decenni per investire, nel caso in cui però decida di comprar casa allora il suo orizzonte temporale si riduce a pochi mesi e dovrà quindi ribilanciare il suo portafoglio diminuendo drasticamente l’azionario in portafoglio per non rischiare perdite a breve.
D’altra parte un investitore molto abbiente, che vuole permettere anche ai suoi figli un pari tenore di vita seppur anagraficamente maturo avrà un orizzonte temporale che va ben oltre la sua persona.
Quanto posso risparmiare?
Chi basa le sue entrate sullo stipendio può valutare grosso modo se la sua quota di risparmio mensile o annuale è compatibile con le sue entrate ed uscite. Ma bisogna ancora fare un passo in più rendersi conto delle entrate e delle uscite future: le retribuzioni tendono a salire nel corso del tempo e così anche le spese se la famiglia si allarga.
Per quanto tempo non avrò bisogno dei miei risparmi?
Acquisti di media entità come l’automobile, un viaggio importante o la tv possono essere rateizzati o affrontati senza incidere troppo sui fondi familiari. Altre spese come per esempio la casa o una nuova attività possono impegnare finanziariamente tutti i componenti della famiglia anche per molto tempo. Per costruire una strategia finanziaria è quindi importante definire l’entità e la probabile scadenza di queste uscite.
Qual è il mio grado di tolleranza al rischio?
Nonostante tutto quello che razionalmente sappiamo sulla sicurezza di un portafoglio ben diversificato e orientato sul lungo termine, può succedere che una persona si trovi comunque a disagio nel sapere che i propri investimenti sono scesi del 10% in un solo giorno, un tipo d’investimento può essere quindi accettato da alcuni e rifiutato da altri.
Vi sono quindi molte variabili che possono intervenire sul proprio modo di gestire gli investimenti, l’importante è essere onesti con sé stessi e porsi le domande corrette