Come mantenere la fiducia sui mercati nel lungo periodo paga
Uno dei principali errori che si attribuiscono (anche) ai risparmiatori italiani in tutti gli studi di settore è che pur avendo obiettivi di lungo periodo, essi investono soprattutto in titoli a breve termine perché temono la volatilità manifestata dalle categorie di investimento considerate più rischiose, come le azioni.
In linea generale tale comportamento è del tutto irrazionale perché tanto è più lungo l’intervallo di tempo a disposizione tanto è maggiore la volatilità che si può accettare e su un arco di tempo sufficientemente lungo è infatti ben difficile che un indice non frutti un rendimento positivo.
Investimenti azionari: il tempo premia gli investitori più pazienti
Ad esempio storicamente gli investimenti azionari sono più remunerativi di quelli considerati più prudenti purché non si abbia fretta: chi avesse investito 1600 dollari nell’indice S&P500 nei sui momenti peggiori cioè al picco registrato del 2001 e 2007 ora avrebbe rispettivamente quasi 4000 e 3500 dollari. Questo per via dell’effetto dell’interesse composto.
Il problema è che l’investitore medio non ha sempre contezza di questo dato di fatto, anzi generalmente è portato a investire sull’arco temporale che la sua mente riesce a tenere “sotto-controllo” e su strumenti che lui reputa meno rischiosi, convinto che sia una strategia più sicura per se stesso.
In realtà è vero il contrario: sul lungo termine anche un titolo molto variabile genera rendimenti elevati, mentre sul breve termine cedole e dividendi contano poco e una flessione del prezzo non si riesce a recuperare.
Questo perché se nel breve periodo i mercati azionari risultano spesso dominati da comportamenti speculativi, sul lungo periodo la maggiore rischiosità delle azioni tende ad essere compensata da un maggior rendimento, in quanto su periodi più ampi l’andamento dell’investimento riflette il reale potenziale di crescita del titolo.
La fiducia sul lungo periodo
Ovviamente questo non vuol dire che basti investire su qualcosa di anche rischioso per poi raccogliere semplicemente i frutti. Ma solo che le occasioni mancate, dovute alla partenza con una sfiducia “aprioristica”, sono molte di più dei casi di delusione.