Come funziona una banca e perché finisce nei guai
Per capire come funziona una banca bisogna partire dalla sua definizione
Cos’è una banca?
La banca è un’azienda come tutte le altre, che opera con lo scopo di raccogliere risparmi, prevalentemente tramite conti correnti, conti deposito e pronti contro termine (contratti attraverso i quali un risparmiatore presta denaro alla banca che si impegna a restituirlo a scadenza con un interesse), o obbligazioni (si tratta di prestiti che i risparmiatori fanno alla banca, la quale si impegna a rimborsarli alla scadenza e a pagare anche un interesse periodico o una tantum). In secondo luogo, la banca reimpiega il denaro di cui entra in “possesso” mediante prestiti dietro il pagamento di un interesse.
Cosa le permette di funzionare?
Il guadagno della banca dipende dalla differenza tra:
- L’interesse che la banca paga a chi le presta denaro
- L’interesse che la banca riceve quando presta denaro
La banca sa già che una quota dei soldi che presta non le sarà restituita, e per questo motivo mette da parte delle riserve che lo garantiranno proprio contro le perdite che derivano da questi rischi.
Tale accantonamento prende il nome di riserva obbligatoria, ossia la percentuale minima che deve essere tenuta dalle banche come riserva a fronte di depositi, e diviene dunque uno strumento di stabilizzazione dei tassi sul mercato.
Come e perché un istituto di credito finisce nei guai
I problemi per una banca cominciano quando aumentano i clienti che non le rimborsano i prestiti, oppure quando la stessa banca offre troppi prestiti in rapporto al denaro che ha raccolto, esponendosi così a rischi troppo elevati per le sue capacità.
Se la quota dei prestiti che non vengono rimborsati alla banca (crediti dubbi o, se si è sicuri che non saranno rimborsati, “sofferenze”) diventa troppo alta per poter essere gestita senza problemi, la banca comincia ad andare in crisi.
Gli stess test
Al fine di evitare il ripetersi di crisi finanziarie internazionali è intervenuta l’ Eba (autorità incaricata di vigilare e controllare le banche sul territorio europeo).
È grazie ad essa e a degli interventi noti come stress test, che si devono compiere ogni anno, vengono messe in atto delle simulazioni atte a comprendere come si comporterebbe la banca in caso di crisi. Ovviamente al comportamento della banca e alle strategie messe in atto verrà data una valutazione. Si tratta di una valutazione importante, considerata come un parametro fondamentale atto a stabilire la solidità della banca stessa.
La situazione italiana
Le banche italiane coinvolte nell’ultimo stess test sono state dichiarate sicure. Tuttavia in Italia, secondo le ultime statistiche raccolte dalla Banca d’Italia, il sistema delle banche ha accumulato negli ultimi anni 200 miliardi di sofferenze e altri 150 miliardi di crediti dubbi. Un valore, quello del totale dei crediti che si sono trasformati in sofferenze per effetto della crisi economica si è quintuplicato in sette anni e per quattro quinti del totale è legato, come dimostrano le stesse statistiche della Banca d’Italia, a erogazioni di importi tali che possono aver riguardato solo i grandi clienti. Si è trattato dunque di prestiti per dimensioni così rilevanti da poter essere decisi e autorizzati solo da consigli di amministrazione. Non si è trattato invece dei piccoli prestiti non restituiti da famiglie e piccole imprese.